Il Museo della Tecnica Elettrica di Pavia accoglie nei suoi prestigiosi spazi “The Game”. Elettricità e rivoluzione digitale. Una mostra ispirata al libro di Alessandro Baricco,un percorso affascinante ideato con Scuola Holden che, dal 30 settembre 2022 al 28 febbraio 2023, racconta gli ultimi 40 anni di evoluzione tecnologica che hanno modificato radicalmente la vita di ognuno di noi.
L’esposizione curata da Carlo Berizzi e Francesco Pietra, guida tra le “epoche” della rivoluzione digitale, presenta i protagonisti, indaga il passato e rilancia verso il futuro della tecnologia. Già all’ingresso del museo possiamo sperimentare in prima persona il cambiamento raccontato da Baricco; giocando a calcio balilla, flipper e Space Invaders, ci rendiamo conto che, piano piano, nel passaggio da un gioco all’altro tutto diventa più astratto, artificiale, leggero e veniamo catturati da una nuova realtà fatta di schermi, tastiere e codici.
La mostra, organizzata dal Museo della Tecnica Elettrica dell’Università di Pavia e ideata con Scuola Holden, gode dei patrocini di Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Comune di Pavia, Università di Pavia, Museimpresa e Assolombarda, ed è realizzata in collaborazione con Biblioteca Universitaria di Pavia – MiC, Amazon.it, Corriere della Sera, Centro Documentazione Rcs e Ctrl+Alt Museum.
Il viaggio parte dall’epoca Classica (1981-1997) in cui inizia la digitalizzazione di testi, immagini e suoni, viene realizzato il primo PC e creata la rete. Il PC IBM, il famoso Commodore 64, la macchina fotografica digitale, le prime mail, fanno tutti parte di questo periodo in cui si sviluppa un nuovo sistema di circolazione delle informazioni. Nascono i motori di ricerca per navigare in questo nuovo mondo e iniziano le prime vendite online.
Nell’epoca della Colonizzazione (1999-2007) il digitale si avvicina a tutti, vengono creati i social ed entrano in commercio gli smartphone, tutte novità che permettono di rimanere sempre connessi con il digitale; aprono Wikipedia, YouTube ma anche Linkedin, MySpace e Facebook, prendono forma luoghi dove condividere non solo informazioni e dati ma anche la nostra storia e la quotidianità, ritroviamo oggetti iconici del nostro recente passato come il Kindle, il BlackBerry Quark o il primo iPhone.
Arriviamo infine all’epoca del Game, gli anni in cui stiamo vivendo, dove tutto corre veloce e la distanza tra uomo e macchina si riduce sempre più, dove la tecnologia può risolvere i piccoli problemi quotidiani e la realtà ci propone una “umanità aumentata”. Una vita completamente connessa, in cui non c’è più distinzione tra mondo reale e mondo digitale, dove le App come Netflix, WhatsApp, Uber, iCloud o TikTok gestiscono una buona parte della nostra giornata; mentre applicazioni, realtà aumentata e virtuale, assistenti vocali interagiscono, eseguono compiti e dialogano con gli umani ma sono solo l’anteprima di un nuovo orizzonte ancora tutto da scoprire: l’intelligenza artificiale.
Un esteso corpus di strumenti tecnologici, grafiche, articoli di giornali, illustrazioni e una dettagliata linea del tempo portano a conoscere i protagonisti di questo cambiamento, i passaggi chiave che lo hanno causato e aiutano a riflettere sulla rivoluzione avvenuta, sia riguardo gli oggetti quotidiani, sia nella società che li ha creati e resi indispensabili. Una videoinstallazione dello studio creativo TWOSHOT anima tre tavoli su cui sono collocati i pezzi più iconici delle diverse epoche rendendo lo spazio centrale dell’esposizione immersivo, animando i prodotti tecnologici e amplificando le connessioni tra loro. Uno schermo touch consente di navigare in una importante selezione di articoli e prime pagine provenienti dall’archivio del Corriere della Sera che mettono in relazione l’evoluzione tecnologica con i principali eventi della storia recente.
La mostra, il cui allestimento è stato progettato da Andrea Vaccari di A7design, presenta anche i ritratti dei personaggi protagonisti del Game rielaborati dall’artista Alessandro D’Aquila.
Si vive l’esperienza del Game attraverso due percorsi che intrecciano la storia delMuseo della Tecnica Elettrica: il Percorso Master si estende per tutto il museo, ripercorre la storia dell’elettricità – dalla pila di Volta fino al generatore a fusione nucleare Eta Beta II – e narra le invenzioni che ci hanno portato all’Epoca del Game; il Percorso Explorer, invece, introduce direttamente alla Sala del Game e al racconto della rivoluzione digitale dando la possibilità in un secondo momento di muoversi liberamente per il museo e approfondire le tematiche che più interessano. È inoltre possibile lasciarsi guidare dalle Connessioni rappresentate da oggetti della collezione museale che uniscono la storia dell’elettricità con quella del Game. Questi elementi sono riletti con gli occhi di chi “abita” nel mondo digitale: il telegrafo rappresenta la prima smaterializzazione della comunicazione, le turbine raccontano la disponibilità elettrica per tutti, i diversi telefoni l’evolversi verso una connessione veloce e di massa.
Arricchiscono l’evento alcuni laboratori: “Smonting” propone lo smontaggio di vecchi computer per comprenderne il funzionamento giocando, “Macchina enigma” esplora il mondo misterioso dei codici cifrati, altri trattano i temi dell’elettricità e del Cyber Bullismo. I laboratori e le visite guidate sono organizzati con la collaborazione di ADMaiora, Ondivaghiamo e comPVter.
La mostra è l’occasione per scoprire e conoscere l’interessante Museo della Tecnica Elettrica dell’Università di Pavia che, aperto per la prima volta al pubblico nel 2007, indaga l’energia elettrica in tutte le sue declinazioni. Negli spazi museali riemerge un passato recente che ha coinvolto e modificato la vita di tutti; un percorso esperienziale che parte dalle origini dell’elettricità e accompagna fino alle ultime scoperte nei campi dell’energia nucleare e della robotica. È possibile vedere in azione un generatore elettrostatico, conoscere i principi della tecnica elettrica attraverso exhibit interattivi, ripercorrere tutta la storia del telegrafo dall’invenzione alla Stazione Telegrafica ma anche lasciarsi stupire dall’imponente generatore trifase dalla centrale idroelettrica di Paderno d’Adda. Particolarmente curiosa e intrigante la storia della Macchina Enigma utilizzata dai tedeschi per cifrare i messaggi durante la II Guerra Mondiale; tra le sale sono anche custoditi un acceleratore di protoni e l’iconico generatore a fusione nucleare Eta Beta II.
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