“Hai mai provato a far scrivere un saggio a ChatGPT e ti è uscito un delirio senza capo né coda? No? Beh, allora sei fortunato. Perché se l’intelligenza artificiale deve diventare davvero intelligente, ha bisogno di noi, miseri mortali, per insegnarle a parlare come si deve. E no, non basta un corso accelerato di emoji.
Sì, avete capito bene: le humanities, quelle materie che a scuola trovavi noiosissime, sono diventate improvvisamente il nuovo superpotere. Linguisti, filosofi, storici… preparatevi a diventare le nuove rockstar del web. Perché senza di voi, l’AI rimarrà un mostro inetto, capace solo di sputare frasi fatte e luoghi comuni.”
“L’AI è come un bambino viziato: gli dai un sacco di dati e lui ti restituisce un pasticcio indecifrabile. Per fargli capire cosa vuoi davvero, devi parlare la sua lingua. E la sua lingua è fatta di parole, tante parole. Parole complesse, sfumature, contesti storici e culturali. Insomma, tutto quello che hai sempre odiato studiare a scuola.
Ma perché è così importante?
Semplice: perché l’AI non è un mago. Non può leggere nel pensiero. Ha bisogno di istruzioni precise, dettagliate, quasi maniacali. E chi meglio di un umanista può fornire questo tipo di istruzioni?
Immagina di chiedere all’AI di scrivere un post su TikTok per promuovere un corso di astrofisica per bambini.
Se gli dici solo “scrivi qualcosa di figo sull’astrofisica”, otterrai un post generico e noioso. Ma se gli dici “scrivi un post divertente e coinvolgente per bambini di 8 anni, usando un linguaggio semplice e comparazioni con i cartoni animati, e inserisci una call to action per iscriversi al corso entro la fine della settimana”, otterrai qualcosa di completamente diverso.
In poche parole, l’AI è uno strumento potente, ma ha bisogno di un guida esperta. E quella guida sei tu.“
Conclusione:
“Quindi, se sei un appassionato di letteratura, storia, filosofia o linguistica, non disperare. Il tuo futuro potrebbe essere più brillante di quanto pensi. L’AI ha bisogno di te. E tu hai bisogno dell’AI. Insieme, potrete creare contenuti incredibili e rivoluzionare il modo in cui comunichiamo.”
L’articolo Parla come mangi! Perché le humanities salveranno il mondo (e i tuoi contenuti) proviene da CorriereNerd.it.
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