Dopo il “flop” del metaverso, Meta sembra determinata a continuare nella sua ricerca legata a alle intelligenze artificiali e il loro utilizzo in varie discipline tra cui spicca il settore healthcare. Mark Zuckerberg , ha condiviso tramite un post su Instagram il suo impegno costante nel cercare soluzioni innovative per aiutare gli scienziati a curare, prevenire e gestire qualsiasi malattia entro il corso di questo secolo.
In particolare, Meta avrebbe intenzione di dare il via a un nuovo progetto all’interno della CZI, la fondazione no-profit dello stesso Zuckerberg, che mira a creare una cellula virtuale in grado di prevedere il comportamento di ogni sua controparte reale all’interno del corpo umano, sia in uno stato di salute che malattia.
L’obiettivo di Zuckerberg è quello di creare un modello che sia in grado di replicare il funzionamento di ogni cellula del corpo umano, consentendo agli scienziati di studiare le reazioni di queste cellule a farmaci, trattamenti medici o altri agenti esterni, indipendentemente dal fatto che si tratti di patogeni o cure. Se fosse possibile creare una simulazione di questo livello utilizzando le tecnologie attuali, potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione nel campo della medicina e della ricerca medica.
Per realizzare il suo obiettivo, Zuckerberg intende utilizzare l’intelligenza artificiale.
Nel suo post su Instagram, il CEO di Meta ha spiegato che stanno costruendo uno dei cluster computazionali legati all’IA più potenti al mondo nel settore scientifico no-profit. Si spera che questo sforzo possa aiutare gli scienziati a fare nuove scoperte e trovare nuove cure. Al momento, non esistono ancora simulazioni del funzionamento di ogni cellula del corpo umano, principalmente a causa della grande potenza di calcolo richiesta da questo tipo di applicazioni e della complessità dello sviluppo. Nonostante Zuckerberg sia convinto delle possibilità offerte dall’IA in questo ambito, la sua tesi deve ancora essere verificata. È possibile che l’intelligenza artificiale possa essere la chiave per la cura e la prevenzione delle malattie? Solo il tempo potrà dircelo.
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