Rai Cinema media partner della seconda edizione del Burano Artificial Intelligence Film Festival. 103 film partecipanti da 54 paesi del mondo. Runway Gen-3 Alpha il software più utilizzato.
Lo stato dell’arte delle migliori produzioni internazionali che utilizzano l’intelligenza artificiale nel cinema è stato al centro dei lavori della seconda edizione del BAIFF – Burano Artificial Intelligence Film Festival, svoltasi dal 15 al 19 ottobre presso lo Spazio Thetis all’Arsenale di Venezia.
Il festival ha offerto una panoramica delle più avanzate sperimentazioni nel campo del cinema e delle diverse possibilità creative offerte dall’intelligenza artificiale generativa, presentando una varietà di generi, stili e linguaggi. In concorso una vasta gamma di opere internazionali che spaziavano da film, documentari a live action ibridi, fino a produzioni interamente realizzate in modo sintetico.
La manifestazione, che ha visto Rai Cinema come media partner ufficiale, ha confermato l’evoluzione crescente dell’AI nel panorama cinematografico mondiale, evidenziando la capacità di queste nuove tecnologie di generare una contaminazione creativa tra tradizione e innovazione e creare nuovi paradigmi artistici. Tra i 103 film partecipanti, provenienti da 54 Paesi, sono stati proiettati 11 film italiani. In totale, sono stati mostrati 1262 minuti di contenuti audiovisivi, realizzati con strumenti avanzati come Runway Gen-3 Alpha, il software nettamente più utilizzato in 92 dei corti presentati.
A presiedere la giuria Carlo Rodomonti, Responsabile marketing strategico e digital di Rai Cinema e Presidente dell’Unione Editori e Creators Digitali di Anica, affiancato da esperti di settore come Maria Grazia Mattei – Presidente MEET Digital Culture Center, Nick Rosa – Industry Technology Innovation Lead Europe di Accenture, Pasquale Viscanti – Co-Founder AI WEEK, Luca Magnoni – CEO di Tootoom, Fondatore e Direttore Creativo di Hydrogen e docente di Brand Strategy presso l’Accademia di Comunicazione di Milano e il regista Dario Picciau.
Tra gli ospiti speciali, Natalie Pistunovich di OpenAI che ha arricchito la discussione con un intervento sulla responsabilità dell’AI nel processo creativo, evidenziando come l’intelligenza artificiale possa diventare non solo uno strumento ma anche un partner attivo nella creazione artistica.
Tra i premi più ambiti, il Premio AI WEEK per il Miglior Film è andato a “Robort” di Sebastian Macchia, una riflessione sull’identità e l’autenticità in un’epoca in cui la tecnologia sfuma i confini tra reale e artificiale. A consegnare il premio è stato Giacinto Fiore, co-fondatore di AI WEEK.
Sono stati premiati anche il documentario “The End of Humanity” del regista svizzero Andreas Durr e “Flower of the Valley” di Carmen Gloria Perez per la migliore fotografia. Il premio Zolotuchin, assegnato dal Direzione Artistica del festival, è andato al corto “Illusions” del regista austriaco Johannes Muetterlein. Una menzione d’onore è stata assegnata a “Treta” del regista italiano Francesco Siro Brigiano e per il corto israeliano “The girl in a bush”.
Un’esclusiva selezione dei cortometraggi in concorso sarà presentata in occasione dell’AI&VR Festival multiverse world, l’evento organizzato da ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori in programma oggi al Museo Nazionale del Cinema di Torino.
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