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Impianti Neurali VS Smartphone: il futuro distopico di Elon Musk

Gli impianti neurali rappresentano una delle più avanzate frontiere tecnologiche, con la promessa di sostituire gli smartphone in modi che solo pochi anni fa sembravano fantascienza. Questi dispositivi, progettati per collegarsi direttamente al cervello umano, possono stimolare aree specifiche o registrare l’attività elettrica delle cellule nervose, creando così un canale di comunicazione bidirezionale tra il cervello e il dispositivo. Questa visione futuristica richiama i racconti di Asimov, dove l’uomo e la macchina si fondono in un’armonia perfetta.

Recentemente, Elon Musk ha nuovamente scosso il mondo tecnologico con una delle sue audaci previsioni: gli smartphone saranno rimpiazzati dai chip cerebrali. La scintilla per questa affermazione è stata un tweet ironico di un account parodia, che chiedeva se la sua azienda Neuralink avrebbe permesso di controllare il telefono con il pensiero. Musk ha risposto senza esitare: “In futuro, niente telefoni, solo Neuralink”.

Non è la prima volta che il visionario imprenditore lancia provocazioni simili. Neuralink, la sua azienda pionieristica, è impegnata nello sviluppo di interfacce neurali che collegano il cervello umano ai computer.

A gennaio, Neuralink ha eseguito il primo impianto di un chip cerebrale su un uomo di 29 anni paralizzato. Grazie a questo intervento, Noland Arbaugh ha potuto riprendere a giocare a scacchi, una passione che un incidente otto anni fa gli aveva strappato.

La possibilità che gli impianti neurali possano sostituire gli smartphone si basa su diverse potenzialità:

Comunicazione Diretta: Gli impianti potrebbero permettere la comunicazione diretta tra cervelli, eliminando la necessità di dispositivi esterni.
Controllo Intuitivo: Fornirebbero un modo più naturale e intuitivo per interagire con la tecnologia, usando il pensiero per controllare funzioni che attualmente richiedono uno schermo tattile o comandi vocali.
Applicazioni Mediche: Gli impianti neurali hanno già mostrato potenzialità nel trattamento di malattie come il Parkinson e potrebbero essere utilizzati per ripristinare la vista o l’udito in alcuni pazienti.
Interfaccia Avanzata: Con la capacità di registrare e stimolare l’attività cerebrale, gli impianti potrebbero offrire un’interfaccia uomo-macchina molto più avanzata rispetto agli smartphone.

L’impianto cerebrale di Neuralink è un dispositivo straordinariamente avanzato, composto da 64 filamenti flessibili che trasportano un totale di 1.024 elettrodi capaci di rilevare l’attività cerebrale.

Questi filamenti, più sottili di un capello umano, vengono inseriti nel cervello grazie a un robot chirurgico proprietario. L’obiettivo è posizionare i filamenti vicino alle aree di interesse per poter registrare e decodificare i segnali elettrici in azioni volute dal paziente. Musk è convinto che i chip cerebrali diventeranno la norma del futuro.

Tuttavia, le reazioni al primo impianto sono state variegate e l’azienda ha dovuto affrontare diverse problematiche.

L’idea di un dispositivo inserito nel cervello suscita comprensibili dubbi e timori riguardo alla sicurezza e alla privacy. Immaginare l’impianto di chip cerebrali come una pratica diffusa nel breve termine appare difficile. Tuttavia, le potenzialità della tecnologia Neuralink sono enormi e potrebbero rivoluzionare vari settori, dall’assistenza medica alla comunicazione umana.

Solo il tempo dirà se la visione di Musk si concretizzerà. Una cosa è certa: il futuro dell’interazione uomo-macchina promette di essere sempre più sorprendente e pieno di possibilità. Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da superare, come questioni etiche, tecniche e di sicurezza. La tecnologia deve ancora maturare per raggiungere un punto in cui possa essere considerata un sostituto pratico e sicuro per gli smartphone. Inoltre, la società dovrà adattarsi a questa nuova forma di interazione e comunicazione, un processo che richiederà tempo e riflessione.

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