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ChatGPT si evolve: OpenAI presenta o3 e o4-mini con ragionamento avanzato e analisi visiva

Immagina di poter semplicemente fotografare una lavagna piena di formule complesse o caricare uno schizzo fatto al volo e ottenere subito una risposta intelligente. Fantascienza? No, è la realtà che ci offre OpenAI con i suoi nuovissimi modelli di Intelligenza Artificiale: o3 e o4-mini. Definiti dalla stessa OpenAI come “i modelli più smart mai rilasciati”, promettono di portare le capacità di ragionamento delle AI a un livello superiore. Ma cosa significa esattamente? Andiamo a scoprirlo insieme!

Ma cos’è un “modello” nel mondo dell’Intelligenza Artificiale?

Forse il termine “modello” ti incuriosisce. In parole semplici, nel contesto dell’AI, un modello è un po’ come il “cervello” di un software. Viene addestrato con una quantità enorme di dati per imparare schemi, logiche, collegamenti tra concetti e persino come rispondere alle nostre domande. È proprio grazie a questi modelli che strumenti come ChatGPT e altre piattaforme di intelligenza artificiale possono scrivere testi creativi, risolvere esercizi di matematica, tradurre lingue, generare immagini sorprendenti, analizzare montagne di dati o ragionare su problemi davvero complessi.

E la cosa ancora più entusiasmante è che, con ogni nuova generazione di modelli, questi sistemi diventano sempre più bravi a capire il contesto delle nostre richieste, a gestire compiti più complessi, a spiegarci le cose in modo più chiaro e, soprattutto, a commettere sempre meno errori. Un bel passo avanti, non trovi?

o3: ragionamento avanzato, visione e la magia del coding

I nuovi modelli o3 e o4-mini segnano un vero e proprio cambio di marcia. Pensa che integrano più strumenti all’interno della stessa interfaccia di ChatGPT, come la possibilità di fare ricerche sul web direttamente, analizzare file utilizzando Python, comprendere immagini in modo avanzato e persino generare nuove immagini. Il loro vero punto di forza, però, è la capacità di capire quando e come utilizzare al meglio questi strumenti per fornirci risposte non solo più complete e accurate, ma anche incredibilmente veloci (spesso in meno di un minuto!).

OpenAI ci spiega che o3 è particolarmente performante in aree come il coding, la matematica, le scienze e la percezione visiva. Immagina di poterlo usare per risolvere domande complesse, decifrare un grafico tecnico intricato, scovare errori nascosti nel tuo codice o ragionare su problemi che richiedono più passaggi logici.

Ma la vera sorpresa è la sua capacità di “ragionare attraverso le immagini”. Hai presente quella foto un po’ mossa della lavagna bianca piena di appunti? Oppure quello schema abbozzato su un foglio o quel disegno un po’ sfocato? Con o3 potrai semplicemente caricarli e lui sarà in grado di leggerli, ruotarli, ingrandirli e comprenderli, anche se l’immagine non è perfetta. Questa capacità di interpretare il mondo visivo è uno dei miglioramenti più significativi di questa nuova generazione di modelli.

o4-mini: la potenza smart in formato leggero

Se hai bisogno di una soluzione più agile per attività meno complesse, OpenAI ha pensato anche a te con o4-mini. Nonostante sia la versione più “leggera”, non temere, perché si comporta comunque molto bene in matematica, programmazione e analisi visiva. L’obiettivo è quello di offrire prestazioni elevate ma con un consumo di risorse più contenuto e con meno limitazioni rispetto ai modelli precedenti della stessa fascia. Ottimo per chi non vuole appesantire troppo il sistema!

Entrambi i modelli, o3 e o4-mini, sono stati sviluppati per essere ancora più naturali e conversazionali, restituendo risposte più utili, dettagliate e soprattutto verificabili. Questo significa un’esperienza utente migliorata per tutti, anche per chi non ha una grande familiarità con la tecnologia.

OpenAI contro tutti: uno sguardo al panorama competitivo

Il lancio di o3 e o4-mini arriva in un momento di grande fermento nel mondo dell’Intelligenza Artificiale. Aziende come Anthropic, con il suo Claude 3, sono apprezzate per l’estrema precisione nei testi lunghi e per la capacità di comprendere a fondo il contesto di una conversazione, rendendolo ideale per chi lavora con documenti complessi o ha bisogno di interazioni fluide e coerenti nel tempo.

Dall’altra parte, Gemini di Google (precedentemente noto come Bard) punta forte sull’integrazione con l’ecosistema di Google, come Gmail, Google Drive, Docs e YouTube. Il suo punto di forza è quindi la capacità di lavorare in tempo reale su informazioni personali e contenuti nel cloud, ed è pensato soprattutto per chi è già immerso nel mondo Google o intende sfruttarne al meglio le potenzialità.

In questo scenario competitivo, OpenAI con o3 sembra voler adottare un approccio più universale: creare modelli capaci non solo di conversare o scrivere testi, ma anche di vedere, ragionare, calcolare e interagire in modo sempre più autonomo. Questa evoluzione ci fa già intravedere il futuro degli agenti AI, capaci di agire al posto nostro su compiti sempre più complessi.

Vuoi provare subito o3 e o4-mini? Ecco come fare!

Se sei curioso di mettere alla prova le nuove meraviglie di OpenAI, sappi che i modelli o3, o4-mini e anche o4-mini-high sono già disponibili per gli utenti ChatGPT Plus, Pro e Team, andando a sostituire i precedenti o1, o3-mini e o3-mini-high.

Ma la buona notizia è che chiunque può provare gratuitamente o4-mini! Ti basterà utilizzare l’opzione “Avvia il ragionamento” che compare nel composer (la casella dove scrivi le tue richieste) al momento dell’invio. Un modo semplice e veloce per farti un’idea delle potenzialità di questa nuova generazione di intelligenza artificiale.

Cosa ne pensi di queste novità? Sei pronto a sperimentare il futuro dell’AI con OpenAI?

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