Al giorno d’oggi si parla tanto di intelligenza artificiale, di robotica, di macchine che sostituiranno l’uomo, ma la storia, come sempre, ci insegna che guardando al passato troveremo le risposte per il nostro futuro.
L’Automate Therapaenis, una cameriera robotica a grandezza naturale, è considerata il primo robot della storia. Progettata da un ingegnere greco nel III secolo a.C., era in grado di camminare, versare il vino in una coppa e diluire il vino con l’acqua.
Come funzionava
L’Automate Therapaenis aveva un complesso meccanismo di molle, pesi e pressione idraulica. Il vino e l’acqua venivano trasferiti da due recipienti inseriti nel busto, alla brocca che teneva in mano, attraverso tubi che passavano lungo il braccio. Un’altra serie di cannule che passavano attraverso la mano libera e il corpo, serviva a versare i liquidi. Quando l’ospite appoggiava una coppa sulla mano libera, il peso di questa faceva abbassare la mano e attivava la mescita di vino e, in un secondo momento, dell’acqua.
Un oggetto di lusso
L’Automate Therapaenis era un oggetto di lusso, che solo le famiglie più abbienti potevano permettersi. Era spesso utilizzata durante feste e banchetti, per mescere il vino agli ospiti.
Una replica al Museo della Tecnologia Greca Antica
Una replica dell’Automate Therapaenis è esposta al Museo della Tecnologia Greca Antica, a Katakolo Ileias, nel Peloponneso.
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