OpenAI ha annunciato di recente un importante aggiornamento che promette di portare l’intelligenza artificiale a un livello superiore. Questa nuova evoluzione, tuttavia, sarà disponibile esclusivamente per le versioni a pagamento di ChatGPT: Plus ed Enterprise. L’innovazione rivoluzionaria introdotta da OpenAI si concentrerà principalmente sulle funzionalità vocali del chatbot, rendendolo simile agli assistenti vocali già presenti sul mercato, ma con una capacità di dialogo notevolmente superiore. La novità consentirà agli utenti di interagire verbalmente con l’AI e porre le stesse domande che normalmente vengono digitate sulla tastiera, ottenendo risposte elaborate tramite un software chiamato Whisper. Tale software si avvale dell’aiuto di doppiatori professionisti per generare voci realistiche, garantendo un’esperienza di conversazione informale con il proprio assistente digitale.
Un altro aspetto interessante riguarda la collaborazione tra OpenAI e Spotify, il noto servizio di streaming musicale. Le due aziende hanno annunciato una partnership volta a tradurre in tempo reale i podcast inglesi presenti sulla piattaforma in spagnolo e francese, sfruttando l’intelligenza artificiale nell’ambito dell’intelligenza vocale.
Tuttavia, la caratteristica più interessante di ChatGPT è senza dubbio la sua abilità di analizzare non solo testi, ma anche immagini. Sarà quindi possibile chiedere all’AI di fornire una data precisa rispetto a una fotografia, risolvere un problema matematico mostrandogli un’equazione appena scritta su un foglio, ricevere istruzioni culinarie fotografando gli ingredienti a disposizione o addirittura inviare un’immagine dello scaffale del proprio frigorifero per ottenere suggerimenti sui cibi da preparare.
OpenAI è consapevole dei possibili rischi associati a tali nuove capacità, riconoscendo che ChatGPT potrebbe essere utilizzato da individui malintenzionati per truffe e frodi. Pertanto, l’azienda si è resa disponibile a collaborare con le autorità di regolamentazione per limitare l’uso di queste nuove funzionalità a contesti specifici, come ad esempio l’ambito educativo, scientifico o aziendale, al fine di garantire un utilizzo etico e responsabile della tecnologia.
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