Jesse Lyu, CEO e fondatore della startup AI Rabbit, afferma che il suo nuovo dispositivo, la R1, non è destinato a sostituire il tuo smartphone. Almeno non subito.
La R1 è un dispositivo AI standalone da 199 dollari che sembra una sorta di ibrido tra una console portatile e un assistente vocale. Ha un touchscreen da 2,88 pollici, una fotocamera rotante e un’interfaccia vocale basata su un modello d’azione di grandi dimensioni.
L’hardware della R1 è impressionante. È leggera, ha un design elegante e funziona senza problemi. Il software, tuttavia, è ciò che la rende davvero speciale.
Rabbit OS, il sistema operativo della R1, è progettato per essere un controller universale per le app. Invece di costruire un’API per ogni singola app, Rabbit ha addestrato il suo modello d’azione su come utilizzare le app esistenti.
Ciò significa che puoi usare la R1 per controllare la tua musica, ordinare un’auto, acquistare generi alimentari, inviare messaggi e altro ancora, il tutto senza dover passare da un’app all’altra.
La R1 ha anche una modalità di allenamento dedicata che ti consente di insegnare al dispositivo come svolgere nuove attività. Ad esempio, potresti insegnare alla R1 come rimuovere le filigrane dalle tue foto o come prenotare un appuntamento dal tuo medico.
L’approccio di Rabbit è piuttosto intelligente. In un mondo in cui ci sono sempre più app, è difficile tenere traccia di tutto. La R1 offre una soluzione semplice che potrebbe rendere la nostra vita digitale più facile e conveniente.
Tuttavia, ci sono ancora alcune domande su come la R1 funzionerà nella pratica. Sarà in grado di gestire tutte le nostre esigenze? Sarà sicura e privata?
Solo il tempo ci dirà se la R1 sarà un successo. Ma ha il potenziale per cambiare il modo in cui usiamo i nostri telefoni.
L’articolo Rabbit R1: un dispositivo AI ambizioso che potrebbe cambiare il modo in cui usiamo i nostri telefoni proviene da CorriereNerd.it.
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