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OpenAI VS Elon Musk: Pronti a un nuovo social network super AI?

Mettete via il joystick, posate il dado da 20 e afferrate i popcorn: quello che sta accadendo nel cyberspazio ha il sapore di una saga epica, degna dei migliori crossover Marvel o di un’espansione apocalittica di Cyberpunk 2077. OpenAI – sì, proprio quei maghi digitali che ci hanno regalato ChatGPT – sembra essere pronta a lanciare una bomba nel mondo già infuocato dei social network. Una bomba a base di algoritmi, immagini generate dall’intelligenza artificiale e una sottile vendetta nerd nei confronti dell’ex alleato Elon Musk. Preparatevi, perché il gioco si fa dannatamente interessante.

Il leak che scuote il feed: OpenAI e il suo social made in IA

Secondo una soffiata rivelata da The Verge, la creatura fondata da Sam Altman sarebbe al lavoro su un social network completamente nuovo, alimentato e potenziato dalle capacità creative di ChatGPT. E no, non è un pesce d’aprile in ritardo. L’idea è quella di creare un feed simile a quello di X (l’ex Twitter), ma con un twist da manuale di fantascienza: ogni post, ogni immagine, ogni pensiero visuale potrebbe essere generato in tempo reale da un’intelligenza artificiale.

Immaginate di voler condividere un ricordo della vostra ultima vacanza nerd. Ma invece della solita foto in cosplay davanti al Duomo, descrivete: “Io vestito da cavaliere Jedi che combatto un demone steampunk a Milano”. E l’IA, in pochi secondi, ve lo serve su un piatto d’argento visivo. Voilà: post pronto per far impazzire i follower.

Dati, dati ovunque – e OpenAI li vuole tutti

Ma perché mai OpenAI dovrebbe voler entrare nel mondo dei social, già saturo e dominato da colossi come Meta e lo stesso Musk con X? La risposta è semplice, lineare, quasi ovvia per chi mastica pane e machine learning: i dati. Nell’epoca dell’intelligenza artificiale generativa, chi possiede la materia prima – ovvero i contenuti creati, condivisi e commentati dagli utenti – ha il potere. Ogni immagine generata, ogni commento, ogni like è carburante per addestrare modelli sempre più performanti.

E non è un caso che anche Meta abbia recentemente annunciato l’intenzione di “raccattare” dati pubblici dagli utenti europei per potenziare i suoi modelli IA. Una vera corsa all’oro digitale, dove ogni parola scritta o immagine condivisa diventa parte dell’evoluzione degli algoritmi che domineranno il nostro futuro (e forse anche il nostro presente).

Altman vs Musk: la faida degli dèi tecnologici

Ciliegina sulla torta di questo drama nerd da urlo: la rivalità personale tra Sam Altman e Elon Musk. Ricordiamolo: Musk è stato uno dei fondatori di OpenAI. Ma oggi i due non potrebbero essere più lontani, come un Jedi e un Sith in pieno duello finale. Musk accusa OpenAI di aver tradito i suoi ideali originari, trasformandosi in una macchina capitalista dal valore stimato di oltre 300 miliardi di dollari. E, ciliegina nella ciliegina, avrebbe anche tentato (invano) di riacquistare la parte non-profit dell’azienda.

Altman, dal canto suo, ha risposto con una trollata cosmica degna del miglior Vegeta: ha suggerito ironicamente che Musk potrebbe acquistare X (ex Twitter) per 9,74 miliardi, una cifra volutamente ridicola rispetto ai 44 miliardi sborsati da Elon nel 2022. Burn Level: Super Saiyan Blue.

Social ibrido o ChatGPT 2.0?

E qui si apre un’altra questione succosa: il nuovo social network sarà una piattaforma indipendente oppure sarà integrato direttamente in ChatGPT? Secondo quanto trapelato, OpenAI starebbe ancora valutando. Ma il tempismo non è casuale: ChatGPT è attualmente l’app più scaricata al mondo, superando addirittura Instagram. Integrare un social in una piattaforma già così diffusa potrebbe essere la chiave per una conquista digitale rapida e indolore.

E attenzione: non si tratta solo di “rubare utenti” a Musk. È una partita strategica a lungo termine, una mossa da gran maestro nel gioco del futuro dell’IA. Creare un ambiente in cui gli utenti co-creano contenuti insieme all’intelligenza artificiale significa non solo ottenere dati, ma anche ridefinire il concetto stesso di interazione online.

Il futuro dei social? Immaginazione pura, powered by AI

Se tutto ciò vi sembra uscito da un episodio di Black Mirror… beh, è perché lo è. Ma è anche tremendamente affascinante. Perché per la prima volta nella storia dei social network, potremmo davvero smettere di condividere la realtà così com’è e iniziare a raccontarla come vorremmo che fosse. Un’evoluzione creativa, onirica, surreale. E se da un lato questo potrebbe aprire scenari inquietanti (deepfake, disinformazione, realtà alternative), dall’altro spalanca un portale verso una nuova forma di espressione digitale: quella in cui le idee diventano immagini, le parole diventano visioni e ogni pensiero è materia prima per costruire universi.

La mia opinione nerd (con un pizzico di cyber-cinismo)

Personalmente, da appassionata di tecnologia, fantascienza e culture digitali, vedo in questo progetto un futuro entusiasmante ma anche pericolosamente magnetico. I social di oggi sono già delle arene affollate dove si combatte per attenzione, like e approvazione. Immaginate cosa succederà quando potremo alterare la realtà stessa in tempo reale, rendendola “migliore” con un comando vocale.

OpenAI potrebbe davvero ridefinire il concetto di social network, trasformandolo da luogo di condivisione a laboratorio creativo. Ma, come ogni superpotere, anche questo andrà usato con saggezza. Il rischio è che, in questo universo iperpersonalizzato e generato dall’IA, perdiamo di vista l’autenticità. Inseguendo feed sempre più perfetti, potremmo dimenticare che dietro ogni post c’è – o c’era – un essere umano.

Ma fino ad allora, io preparo i popcorn e tengo d’occhio la timeline: qualcosa mi dice che la prossima stagione del grande reality digitale sarà la più folle di sempre.

E tu, sei pronto a condividere te stesso… in versione AI? Oppure ti spaventa un mondo dove anche la realtà è opzionale? Parliamone nei commenti o sui social – e se ti è piaciuto questo articolo, condividilo con il tuo party di avventurieri digitali!

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