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AI Studio: Meta testa i chatbot su Instagram

Nell’epoca d’oro dell’evoluzione tecnologica, la corsa verso l’intelligenza artificiale conversazionale sta raggiungendo una velocità supersonica, spinta da un desiderio insaziabile di trascendere i confini dell’interazione tra uomo e macchina. Immaginate un mondo in cui i vostri compagni digitali non solo rispondono ai vostri messaggi, ma intrattengono conversazioni ricche e personalizzate, offrendo una compagnia sofisticata e unica. In questa arena di innovazione e competizione, Meta e altre giganti tecnologiche si sfidano per ridefinire l’essenza stessa della comunicazione.

Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha annunciato con fervore che l’azienda lancerà personaggi AI creati dai più illustri creator attraverso lo studio Meta AI su Instagram, con i primi test previsti negli Stati Uniti. Questa dichiarazione avviene in concomitanza con quella di Character.ai, una società di chatbot sostenuta da a16z, che ha svelato la possibilità per gli utenti di interagire con avatar AI attraverso chiamate vocali. Zuckerberg ha sottolineato che questi chatbot saranno chiaramente identificati come AI, assicurando trasparenza e fiducia tra gli utenti.

I chatbot, inizialmente riservati alle celebrità con il maggior seguito, opereranno principalmente nel contesto della messaggistica, rispondendo in modo autonomo a domande e commenti. Zuckerberg ha rassicurato che questi avatar saranno chiaramente etichettati come intelligenza artificiale, mantenendo una linea di chiarezza che promuove la fiducia del pubblico.

Durante un’intervista condivisa sui suoi canali social, Zuckerberg ha ampliato gli orizzonti dei possibili utilizzi degli avatar AI, affermando:

“Ci vogliono molte API diverse che vengono create per riflettere i diversi interessi delle persone. Quindi gran parte dell’approccio consentirà a ogni creator, e poi eventualmente anche a ogni piccola impresa sulla piattaforma, di creare un’intelligenza artificiale per se stesso che li aiuti a interagire con la propria comunità e con i propri clienti se sono un’azienda”.

Questa tecnologia potrebbe rivelarsi particolarmente utile per i creator che desiderano interagire con i fan, ma che non hanno il tempo di rispondere a tutti i messaggi in arrivo. Tuttavia, Zuckerberg ha ammesso che la qualità degli avatar AI diventerà una sorta di “forma d’arte” che si evolve e migliora nel tempo:

“Non credo che sappiamo quale sarà la formula più coinvolgente, divertente e capace di creare fiducia. Quindi vogliamo fornire alle persone gli strumenti in modo che si possa sperimentare e vedere cosa alla fine funziona bene”.

Meta inizierà a testare questa funzionalità con circa 50 creator e una piccola percentuale di utenti, per poi estenderla nei prossimi due mesi, con l’obiettivo di un lancio completo entro agosto.

In questo straordinario viaggio verso l’ignoto, la tecnologia dell’intelligenza artificiale ci spinge a riflettere sul futuro delle nostre interazioni, portandoci sempre più vicino a una realtà in cui il confine tra umano e macchina si fa sempre più labile. In questo avvincente racconto di progresso, le possibilità sono infinite e il futuro è solo all’inizio.

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