OpenAI fa tremare il mondo dell’arte e della tecnologia con Sora! Questo rivoluzionario modello di intelligenza artificiale è in grado di creare video realistici, ad alta risoluzione e fluidi fino a 60 secondi per clip. E già alcuni utenti selezionati stanno sfruttando al massimo le sue potenzialità, realizzando progetti innovativi.
Tra questi, Paul Trillo ha dato vita al “primo videoclip musicale ufficiale realizzato con Sora di OpenAI”.
Un’opera d’arte visionaria per il nuovo singolo “The Hardest Part” del musicista indie chillwave Washed Out (Ernest Weatherly Greene Jr.). Il video, un susseguirsi di scene collegate da zoom veloci, crea l’illusione di un’unica inquadratura in movimento continuo, per un risultato davvero ipnotico.
Un’idea nata 10 anni fa e finalmente realizzata grazie a Sora.
Trillo ha infatti rivelato di aver concepito il video anni fa, ma di aver dovuto abbandonarlo per mancanza di strumenti adeguati. Ora, grazie all’intelligenza artificiale, la sua visione è diventata realtà.
Realizzare il video non è stato semplice. Il risultato finale è frutto di 55 clip separate generate da Sora su un totale di 700, assemblate poi con Adobe Premiere. Trillo ha sfruttato esclusivamente le capacità “text-to-image” del modello, senza utilizzare immagini fisse preesistenti.
Un passo avanti importante per la creazione di contenuti multimediali con l’intelligenza artificiale. Il video di Trillo dimostra le immense potenzialità di Sora e apre nuove strade per la creatività.
Tuttavia, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’arte genera anche accese discussioni. Non tutti gli artisti sono entusiasti di questa tecnologia, temendo che possa portare allo sfruttamento e alla violazione dei loro diritti d’autore.
Nonostante le critiche, la community dei creator digitali sembra accogliere con favore i nuovi strumenti AI. La possibilità di esprimersi e raccontare storie in modo innovativo rappresenta un’opportunità irresistibile per molti.
Sora di OpenAI è solo agli inizi, ma il suo futuro si preannuncia ricco di sorprese. Come si evolverà questo modello rivoluzionario? Quali nuove forme d’arte nasceranno dalla sua interazione con la creatività umana? Solo il tempo lo dirà.
Una cosa è certa: Sora ha già aperto le porte a un mondo di possibilità inesplorate. Un mondo dove l’intelligenza artificiale e l’arte si fondono, dando vita a opere mai viste prima d’ora.
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