Elon Musk si oppone pubblicamente a ChatGPT definendolo troppo liberale, politicamente corretto e “più pericoloso di una guerra nucleare” e annuncia la creazione di TruthGPT, una sua intelligenza artificiale volta alla “massima ricerca della verità”.
TruthGPT e la polemica contro ChatGPT
Elon Musk, il proprietario di Tesla e Twitter, ha rilasciato un’intervista martedì scorso su Fox News dove dichiara apertamente di voler creare TruthGPT, un’intelligenza artificiale volta alla “massica ricerca della verità” e alla comprensione dell’universo. Il suo intervento si pone come una critica all’ormai noto ChatGPT, l’intelligenza artificiale che ha stravolto lo scenario tecnologico mondiale e che Musk definisce essere uno strumento liberale, eccessivamente politicamente corretto e potenzialmente pericoloso per umanità.
Musk durante l’intervista andata in streaming su FoxNews, diretta da Tucker Carlson ha affermato:
“Ho intenzione di avviare qualcosa che chiamerò TruthGPT, un’IA volto alla massima ricerca della verità che cerca di comprendere la natura dell’universo. Penso che questa possa essere la strada migliore per la sicurezza, nel senso che un’IA che si preoccupa di capire l’universo difficilmente annienterà gli esseri umani perché siamo una parte interessante dell’universo”.
Elon Musk ha dichiarato quindi di voler dar vita ad un terzo gigante dell’informazione per poter far concorrenza a OpenAI e Google con l’obiettivo di “creare più bene che male”, con una tecnologia devota alla ricerca della verità e della comprensione dell’universo.
AI: un pericolo per l’umanità? Il parere di Musk
Tra le guerre, la crisi energetica e l’inflazione potrebbe invece essere l’AI a rappresentare un pericolo ancor più grande per l’umanità, almeno secondo Musk. Come aveva già fatto in precedenza, recentemente Musk si è espresso negativamente nei confronti dell’IA considerandolo, pur essendo uno strumento del web, più pericoloso delle bombe nucleari, con il potenziale per manipolare l’opinione pubblica e capace di distruggere la civiltà. Per consolidare le sue preoccupazioni, Musk ha deciso di diffondere su internet e firmare una lettera per fermare lo sviluppo di modelli di AI più potenti di GPT-4, per almeno sei mesi, insieme a Steve Wozniak e Tristan Harris (Center for Humane Technology).
La verità su OpenAI secondo Musk
Oltre ad aprire le porte verso un probabile futuro per l’AI, Musk è anche tornato al passato criticando OpenAI, società che lui stesso contribuì a fondare. Musk afferma di aver giocato una parte importante per la creazione dell’organizzazione ma che ad oggi non è sicuro che la società stia facendo qualcosa di buono per l’umanità.
Tra le dichiarazioni contro OpenAI, Musk ha accusato quest’ultima di utilizzare modelli di intelligenza artificiale che nel cercare di essere politicamente corretti diventano filtrati e “non veritieri”. Già a Febbraio aveva criticato l’azienda su Twitter considerandola pilotata da Microsoft e diventata ormai “closed sourced”.
A Marzo invece, Semafor, un noto giornale online statunitense, ha fatto luce su un diverbio avvenuto nel 2018 tra Musk, all’epoca membro di OpenAI, e il cofondatore Sam Altman. I due si scontrarono in quanto Musk voleva assumere il controllo dell’azienda reputando inaccettabile come quest’ultima fosse “rimasta fatalmente indietro rispetto a Google”. Di fronte alla volontà di Musk, Altman e gli altri co-fondatori si opposero e fu così che l’ex-fondatore di Open AI si allontanò.
Il progetto di Musk
Secondo il Financial Times, all’inizio della scorsa settimana, Musk starebbe lavorando alla creazione di un rivale in grado di competere contro OpenAI, assumendo Igor Babuschkin, suo ex dipendente di DeepMind, per riuscire nell’impresa. Tuttavia, non è chiaro quali siano le intenzioni reali di Musk. Tra le ipotesi che spiegano le intenzioni di Musk, potrebbe esserci un tentativo di spingere la ricerca verso altre aree dell’IA (come l’equità nell’addestramento dei modelli) oppure la volontà di creare un Large Language Model (LLM) in grado di far concorrenza a OpenAI e Google.
Se consideriamo le capacità finanziarie di Elon Musk occorre sicuramente considerare che per competere contro il leader del mercato, pur non avendo ancora un prodotto esistente, può avvalersi di un capitale di miliardi di dollari. Che sia vera o meno l’esistenza di un progetto in corso chiamato TruthGPT possiamo aspettarci che l’amministratore delegato di Tesla non resti con le mani in mano e prenda presto parte allo sviluppo delle AI, uno strumento che sta rivoluziando lo scenario mondiale del lavoro in tutti i settori (finanza, energia, marketing, etc.).
Fonte: studio InternetCasa
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