L’era dell’intelligenza artificiale ci sta regalando una serie di servizi strani e curiosi su Internet, che fanno chiedere a molti consumatori al di fuori del mondo della tecnologia se siano davvero utili. E ora, un genio dello sviluppo ha deciso di riportare in vita l’amata/odiata mascotte di Microsoft Office, Clippit, o meglio conosciuto come Clippy, trasformandolo in un assistente intelligente che vi farà rabbrividire con le vostre esigenze documentali e di fogli di calcolo.
L’icona mascotte/assistente, introdotta per aiutare i principianti a imparare le basi di Microsoft Office 97, è stata resuscitata grazie allo straordinario genio dei cervelloni di Firecube. Nonostante Microsoft non fosse d’accordo con questa mossa e non abbia incluso Clippy in nessun pacchetto di Office dal 2001, Firecube ha una lunga tradizione di sfida alle regole e ha sviluppato applicazioni e plug-in AI che battono i prodotti ufficiali di Microsoft.
L’intelligenza artificiale di Clippy, affettuosamente chiamato Clippy 2.0, utilizza tutte le sue caratteristiche che hanno reso famosa la nostra amata mascotte, regalando un tuffo nel passato a tutti gli utenti degli anni ’90 e 2000. Le sopracciglia “alla Elio” e il corpo con un sorriso di plastica distorto sono riproposti anche nella nuova versione di Clippy. La mascotte si siede su un tappeto magico di fogli foderati e può essere fissata al desktop dell’utente per rispondere a domande di base di computer e per offrire il controllo grammaticale.
Ma, diciamocelo, Clippy 2.0 è poco più di una facciata per l’intelligenza artificiale di ChatGPT. In altre parole, l’assistente digitale può sembrare utile, ma alla fine finisci per chiederti se sia davvero necessario avere una mascotte digitale che ti aiuti con i documenti.
Se sei curioso di provare l’intelligenza artificiale di Clippy, puoi farlo gratuitamente, ma dovrai procurarti una chiave API per identificare te stesso e collegare l’applicazione al tuo account. La chiave API funziona come un’autenticazione digitale, permettendo all’applicazione di comunicare con l’interfaccia dell’API, inviando richieste e ricevendo risposte corrispondenti. Insomma, è giusto un modo per garantire che solo gli sviluppatori autorizzati possano accedere alle funzioni specifiche dell’applicazione.
Insomma, Clippy 2.0 potrebbe sembrare una grande invenzione, ma alla fine è solo un esperimento curioso e divertente nell’intelligenza artificiale. Chissà cosa ci riserverà il futuro in termini di assistenti digitali e strane creazioni su Internet. Nel frattempo, se sei curioso di provare un po’ di nostalgia informatica, perché non dare un’occhiata a Clippy 2.0? Potrebbe stupirti o farti piangere dal ridere, chi lo sa?
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